Durante le ore di scienze abbiamo studiato un microorganismo chiamato “Saccaromyces cerevisiae”, che è il lievito in cubetti che troviamo nei supermercati nel banco frigo.

Il lievito è un microrganismo vivente. Nel mondo della panificazione sono presenti quattro tipi di lievito: naturale, fresco, secco, chimico. Il lievito naturale è ottenuto da un impasto di acqua e farina lasciato acidificare dagli agenti e batteri presenti nella aria: la cosiddetta “pasta madre”.

 

Per fare il pane in genere si usa quello fresco o secco. Entrambi vanno sciolti in acqua tiepida. Il lievito impastato assieme alla farina e l’acqua trasforma gli zuccheri in alcool etilico e anidride carbonica, provocando il gonfiamento della pasta e quindi la lievitazione. L’azione del lievito è influenzata dalla temperatura e si esplica ottimamente ad una temperatura complessiva dell’impasto di circa 22°. Attenzione: la quantità di lievito da mettere in un impasto è molto importante e dipende molto dalla forza della farina; quindi siate sempre molto precisi nel misurare il lievito. Aggiungere più lievito con la speranza di velocizzare le operazioni altera gli equilibri della pasta e compromette il risultato.

Dai nostri video potete vedere la preparazione del pane…

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